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Giancarlo Sacconi

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Bettino Craxi

Grandi meriti di Craxi:

  • AVERE CHIUSO IL CAPITOLO DELLA CRISI ECONOMICA.
  • AVERE CHIUSO IL CAPITOLO DEL TERRORISMO.
  • AVERE SUPERATO LA SUBALTERNANZA DOVUTA ALLA SCONFITTA BELLICA RIPORTANDO L’ITALIA AL VERTICE DEI GRANDI PAESI DEL MONDO.

Caratteristiche della politica craxiana:

  • Decisionismo
  • Verticalizzazione del potere
  • Personalizzazione
  • Mediatizzazione
  • Disponibilità finanziarie.
  • Distacco austero (troppo austero)
  • La politique d'abord, ovvero la Politica innanzitutto.

Con Craxi quello che prima era rivendicazione,
è diventato aspirazione.

"Le sorti del Paese stanno
nella volontà di affermazione, di sacrificio, e di conquista dei giovani."

Craxi riempì la sua azione di contenuti riformatori. Qualche esempio:

  • il referendum sulla scala mobile;
  • il referendum sulla responsabilità civile dei magistrati;
  • la battaglia per i missili Cruise
  • la non sudditanza verso gli americani;
  • la difesa dei diritti individuali contro le due chiese democristiana e comunista;
  • un'analisi del terrorismo e dell'estrema sinistra che seppe resistere all'emergenza.
  • riuscì ad opporsi a poteri molto forti: i sindacati e gli industriali; la Dc e il Pci di allora.
  • la sua decisa iniziativa al Consiglio d'Europa di Milano che portò allo scontro con la Thatcher ma che permise al Consiglio di approvare l'Atto Unico, cioè la nascita dell'Europa politica.
  • lo sviluppo economico che consentì all'Italia di raggiungere tassi di sviluppo straordinari con un PIL al 12,5%, il più alto in Europa, e che portò il nostro Paese al 5^ posto tra i paesi più industrializzati del mondo.

E lo fece da posizioni minoritarie.
Certo, ci mise arroganza, ma questa era spesso l'unico mezzo per opporsi a PCI e DC (alleati contro di lui), ma anche temperamento e passione.
Sul caso Moro fu insultato e schernito, perchè si mise contro l'asse DC-PCI della fermezza: Ma fermezza su che cosa, se non sull’invitabile assassinio di Aldo Moro?.

Craxi ha sempre condotto il confronto politico senza demonizzare nessuno. È stato il solo nel panorama politico italiano.
La sinistra (fatta eccezione per Bertinotti), cioè gli ex comunisti e gli ex democristiani di sinistra, senza costruzione di un nemico da abbattere con ogni mezzo non saprebbero come prendere voti.

 

“Ho sempre considerato l'uso politico dei mezzi finanziari una norma necessaria per lottare in favore di cause giuste, per affrontare avversari agguerriti e dotati di mezzi di gran lunga superiori, per essere libero di non fare dipendere da nessun padrone la mia politica.”


 

  1968
I carri armati sovietici entrano a Praga mettendo fine alla primavera di Praga. Craxi apre le porte del Psi agli esuli cecoslovacchi, tra i quali ritrova Jiri Pelikan conosciuto nel 1954 e che diventa il principale animatore dell'opposizione cecoslovacca in esilio. Dal 1972 Craxi finanzia la rivista Listy la voce della denuncia del regime filo sovietico, è pochi anni dopo elegge Jiri Pelikan al Parlamento europeo nelle liste socialiste.

1973 - Cile
Craxi non lasciò mai soli i cileni, anche quando parlò al Congresso americano.
Racconta Ghirelli che nel primo incontro con Reagan, Craxi gli chiese. “Ma con Pinochet che avete intenzioni di fare. “Perché secondo Lei si potrebbero fare le elezioni?” “No, le elezioni politiche no, ma c’è un uomo che si chiama Frey a cui Pinochet non può dire di no e sarebbe una apertura non indifferente.” “E allora?” chiese Reagan “Allora se si fanno le elezioni presidenziali Frey le vince “. Reagan non rispose ma sei mesi dopo Frey era presidente del Cile.
L'opposizione a Pinochet fu sostenuta finanziariamente, per quanto possibile.

1980
Dalla parte di Solidarność, anche con ingenti mezzi finanziari, per i quali pagherà poi un conto salato.

1983
Viaggio in Argentina accoglienze entusiastiche anche dai sindacati. Anche lì la testimonianza di un dirigente sindacale richiama il suo sostegno  finanziario.

E, infine, come non ricordare i debiti di riconoscenza di Soarez, Mitterrand, Gonzales, Arafat?
 

L'ONU

L'8 dicembre 1989 il Segretario dell’ONU nomina l’ex Presidente del Consiglio suo rappresentante personale per le questioni del debito dei Paesi in via di Sviluppo. Craxi diventa dunque una sorta di super ambasciatore internazionale e il 24 ottobre del 1990 riceve anche l’incarico ONU di Consigliere speciale per i problemi dello sviluppo e per il consolidamento della pace e della sicurezza.

Questa la presentazione dello speaker dell'Onu all'Assemblea Generale, al termine della missione, per la relazione finale:
  Sig. Presidente Craxi,
Lei ha visitato Tunisi e il Cairo in Marzo

ha fatto un intervento al Parlamento europeo

ha incontrato il re dell’Arabia Saudita

ha discusso con i più importanti creditori negli USA e in Giappone,

ha incontrato i Ministri delle Finanze dei paesi debitori dell’America latina

ha incontrato i ministri africani ad Addis Abeba

ha incontrato il primo ministro ungherese

e infine ha chiuso la conferenza dei paesi in via di sviluppo a Parigi e incontrato il Presidente Mitterrand.

Oggi parlerà alla Commissione ed esporrà i suoi punti di vista, sulle soluzioni di un problema che ci ha affannato per troppo tempo, e che causa ancora adesso troppe difficoltà ai Paesi in via di sviluppo.
Adesso lascio la parola a sua eccellenza Bettino Craxi