Giancarlo Sacconi

Cenni biografici | Cosa penso di..| Aforismi | Curiosità

I Presocratici

I presocratici si interessavano della natura circostante. 

Con Socrate l'uomo viene assunto come elemento centrale della speculazione. Conosci te stesso, diceva Socrate, proprio indicando la superiorità della conoscenza dell'uomo stesso rispetto alla conoscenza della natura tralasciando lo studio di come sia nato l'universo, argomento di cui si erano occupati tutti i presocratici.

Un rallentamento della ricerca sull'uomo si ebbe nel periodo della Filosofia cristiana, nel Medioevo, quando i maggiori pensatori erano in realtà teologi. In quel periodo, infatti, da una visione antropocentrica si andò ad una concezione teocentrica dell'universo. I maggiori problemi filosofici del tempo riguardavano la sfera religiosa e le differenti concezioni della divinità e del rapporto della conoscenza umana con essa.

La ripresa di una visione antropocentrica della realtà si ebbe con l'Umanesimo e quindi con la Rivoluzione copernicana. Questa rivoluzione, per quanto spostasse spazialmente l'uomo dal centro dell'universo alla sua periferia, sul piano morale esaltava l'uomo, innalzandolo ai più alti livelli di nobiltà. Il geocentrismo abbassava la condizione morale dell'uomo in quanto quest'ultimo, essendo il centro dell'universo, doveva avere tutte le cose più semplici. Ora, invece, essendo posto alla periferia dell'Universo sconfinato, deve conquistare con fatica le sue scoperte, i suoi risultati. Nel sistema geocentrico, la Terra era vista come il centro del male, e ne derivava una concezione diabolocentrica del nostro pianeta. L'uomo, quindi, non era più al centro dell'universo fisico, ma era al centro dell'universo morale, unico essere intelligente nell'universo, che nonostante la sua esistenza alla periferia dell'universo riesce a compiere atti estremamente nobili.

Talete Anassimandro Anassimene
Eraclito Pitagora Senofane
Parmenide Zenone Melisso
Empedocle Filolao Anassagora