Decisione
Occorre 
			distinguere tra decidere e scegliere.
			Il burocrate che applica una norma interpretandola in un modo o 
			nell'altro non decide, ma opera una scelta tra vie consentite.
			
			La decisione nasce da una sorta di processo dialettico che si svolge 
			in presenza di una normativa vincolante o anche semplicemente 
			consuetudinaria, quando si ritiene che questa sia divenuta obsoleta, 
			o di fronte ad eventi imprevisti che la rendono inapplicabile.
			
			Una persona dinamica e innovativa, si attiva in questi casi con atti concreti per 
			superare l'impasse e studia il modo per "aggirare" la normativa esistente.
			
			Ciò significa andare oltre la norma, ed è questo che definisce il 
			comportamento decisionale. Infatti, dalla "decisione" di andare 
			oltre la norma, si viene a determinare una nuova situazione, che non 
			è altro che "innovazione".
			
			Quindi la decisione si forma nella fase in cui si accerta 
			che la norma esistente obsoleta produce un vuoto, cioè quando si 
			prende coscienza dello stato di eccezione e, ovviamente, anche se la 
			norma non è scritta.
			
			Ambiti che 
			possono riguardare, dunque, il management, la vita associata, usi e costumi, famiglia.
			
			La 
			decisione implica il possesso di potere adeguato, di potenza.
			
			La capacità 
			decisionale non è mai supportata da certezze, perchè si evidenzia in 
			uno stato di eccezione, e richiede quindi una notevole capacità di 
			affrontare il rischio. 
			
			Spesso una decisione va presa comunque e rapidamente, al di là 
			della valutazione dei pro e contro, e in questi casi, è l'istinto che la governa. 
			
			La decisione produce sempre innovazione e
			cambiamento.