Giancarlo Sacconi

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Per un nuovo umanesimo

L'uomo non è il centro dell'Universo

Oltre l'umanesimo
L’uomo al centro dell’universo?

Una delle tematiche più discusse di tutti i tempi e che ancora oggi continua ad essere oggetto di approfondimenti e riflessioni è senza dubbio quella riguardante l’esistenza umana.

Dobbiamo accettare il fatto che l'uomo non è il centro dell'universo, non è moralmente superiore.
È un essere che spesso si mostra tra i più crudeli che esistono nel pianeta. L'unica specie conosciuta i cui appartenenti si ammazzano tra di loro.
Ideologie umanistiche erano il nazionalsocialismo e lo stalinismo: è con un'idea superiore dell'uomo che furono commessi quei crimini.

L'intera natura, quella esterna, ma anche quella che chiamiamo interna, il nostro corpo, come le nostre passioni che sono natura, la nostra mente, non sono guidate da un ordine provvidenziale.
 Il mondo non è fatto per noi, l'uomo non è padrone, non è, come lo definiva Francesco Bacone, il viceré dell’altissimo.
Il mondo non è costruito per fare favori a noi.
Quindi le piante crescono, il nostro corpo si sviluppa, ma questo non ha niente a che fare con il volere della provvidenza.
Sono dei meccanismi, delle strutture che non fatte per noi, possiamo tuttavia utilizzare.

Per dirla con un grande scrittore e ammiratore di Darwin, Howard Phillips Lovecraft: «Ciò che fa parte del nostro universo non è ontologicamente orientato verso l'uomo (sebbene le nostre impressioni sensibili ce lo possano suggerire)».
 
L'ideologia umanista è stata l'epopea dell'umanesimo italiano che ha permesso il formarsi di una cultura moderna, scevra dai condizionamenti della Scolastica, forgiando un uomo nuovo forza motrice del Rinascimento.

Ebbene, senza negare questo ruolo storico dei nostri umanisti, dobbiamo andare oltre anche a quella straordinaria idea levatrice di uno sviluppo culturale ineguagliato, che ci affascina ancora oggi per tanti versi, ma che assegnava all'uomo una superiorità sulla natura non dimostrata e non giustificata.

Perciò, ferme restando tutte le altre conquiste degli umanisti, dobbiamo richiamarci ai valori della natura, di cui l’uomo resta, comunque, una espressione significativa di una intelligenza superiore.