Giancarlo Sacconi

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Gola

È il vizio che si vede, perché inscritto nella carne, oltre che nell'anima.

Come ingordigia di cibi e bevande è condannata in quanto esempio di sfrenatezza e di lascività, in contrasto con modestia e controllo di sé.

Il peccato di gola è perdita di controllo perchè coincide con un desiderio d'appagamento immediato del corpo per mezzo di qualche cosa di materiale che provoca compiacimento.
É un'irrefrenabilità, un'incapacità di moderarsi non solo nell'assunzione di cibo, ma anche, più in generale, nell'oralità (gli alcoolisti e i fumatori accaniti commettono peccato di gola).

A suo tempo venivano prescritte medicine per salvare l'anima (mortificazione, astinenza, digiuno).
Oggi altre discipline sono state introdotte (oltre a quelle religiose) sottoforma di diete, esercizi ginnici, moderazione e misura, non solo per garantire la salute del corpo, ma spesso soprattutto per salvaguardare l'identità della persona, nel contesto sociale accettato.

Nel sesto canto della Divina Commedia Dante posiziona nella terza cerchia dell'Inferno i peccatori di gola, costretti ad ingoiare la fanghiglia generata da una incessante pioggia fredda e nera.
Mentre i golosi del purgatorio sono ridotti a corpi scheletrici, camminando sotto alberi rivolti sotto sopra carichi di frutta e acqua soffrendo la fame e la sete.

La sua diffusione planetaria è alla base del fenomeno dell'obesità globale o "globesity", come viene chiamata l'epidemia mondiale del sovrappeso.
Come dice la saggezza popolare "Uccide più la gola della spada".

La nostra società attribuisce una grande importanza all'immagine estetica con la quale ognuno si presenta agli altri. Quando quest'immagine non corrisponde ai canoni diffusi nella società, l'obesità o l'eccessiva magrezza si trasformano in un modello negativo di personalità e così la persona, che ha già propri problemi esistenziali, si trova anche privata dell'approvazione sociale.

 



 

 

AFORISMI

Più che la ragione è lo stomaco che ci guida.
Arsene Ancelot
 
Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere.
Charles Baudelaire
 
Il miglior condimento del cibo è la fame.
Marco Tullio Cicerone
 
L'ingordigia è un rifiuto emotivo: è il segno che qualcosa ci sta divorando.
P.De Vries
 
L'alcol è una sostanza che uccide ciò che è vivo e conserva ciò che è morto.
Miguel Zamacois
 
I medici lavorano per conservarci la salute, i cuochi per distruggerla; ma questi ultimi sono più sicuri del fatto loro.
Denis Diderot
 
I golosi si scavano la fossa coi denti.
Henri Estienne
 
All'inizio tu ti bevi un bicchiere, poi il bicchiere si beve un bicchiere, poi il bicchiere si beve te.
Francis Scott Fitzgerald